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Il catalogo, edito in occasione dell'omonima mostra, propone un'approfondita lettura del rapporto fra Giorgio de Chirico e il mondo classico greco. L'intento è quello di illustrare uno dei motivi centrali della pittura del maestro della Metafisica, attraverso una quarantina di opere tra dipinti e sculture, realizzati tra gli anni venti e gli anni settanta del Novecento, cui sono affiancati una serie di straordinari reperti provenienti dai Musei Archeologici della Provincia di Salerno. Il dialogo e il confronto fra le opere consente di mettere in luce la propensione di de Chirico verso il mondo antico e i verso i valori plastici della scultura classica. Lo stesso artista nato a Volos, in Grecia, nel 1888 era del resto solito affermare che senza la scoperta del passato non era possibile la scoperta del presente, ponendosi come erede non solo delle grandi tendenze romantiche, ma anche della migliore tradizione classica. Il catalogo, con schede delle opere di de Chirico e dei reperti archeologici in mostra, è introdotto dai saggi critici di Victoria Noel-Johnson, Sabina D'Angelosate, Elena Pontiggia, Matilde Romito, e completato da apparati biografici.